– COMO EXPERIENCE –
Stadio G. Sinigaglia
Lo slargo di via Adolfo Vacchi presenta un interessante insieme di architettura razionalista che si innesta sul preesistenze tessuto storico della città di Como.
Il neomanierista Novocomum di Giacomo Caranchini doveva essere il primo del quartiere residenziale intensivo Prà Pasquée ispirato ai modelli della metropoli milanese. A terminare l’unico lotto dell’ambizioso progetto urbanistico, il Novocomum progettato da Giuseppe Terragni che ripropone l’organizzazione generale dell’architetto Giacomo Caranchini, trasformando però l’aspetto dell’edificio in un organismo compiutamente moderno, che non tarderà di suscitare sconcerto nell’opinione pubblica cittadina degli anni Trenta.
I due edifici rimasero gli unici del progetto di più ampia scala poiché il Comune di Como preferì destinare l’area ad impianti pubblici e sportivi; dove sorge infatti a cavallo tra il 1925 e il 1934 lo Stadio G. Sinigaglia, pensato per essere uno stadio polisportivo (con velodromo), e poi adattato a metà del XX secolo all’unica funzione calcistica.
Il condominio Stadium degli ingegneri Mantegazza e Terragni chiude infine la piazza, lasciando libero l’affaccio principale dello stadio verso la città.
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